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  • Immagine del redattoreVittoria Tomasi

Reggio Emilia: cosa vedere in 3 giorni lungo il cammino della Via Matildica del Volto Santo

Aggiornamento: 15 nov 2022


Castelli medievali, trekking panoramici, visite a piccoli borghi, caseifici e tantissime degustazioni di prodotti tipici, dal Parmigiano Reggiano all’Aceto Balsamico di Reggio Emilia, passando per l’Erbazzone, i tortelli e il Lambrusco.


Se ti stai chiedendo che cosa fare a Reggio Emilia in un week-end, devi sapere che la città e le terre matildiche hanno tantissimo da offrire per gli amanti della storia, del buon cibo e anche del trekking.


Proprio da Reggio Emilia infatti passa la Via Matildica del Volto Santo, un cammino tra borghi, città e castelli che parte da Mantova e arriva fino a Lucca, sulle tracce della storia di Matilde di Canossa.



Noi ne abbiamo percorso un piccolo tratto, dal centro di Reggio Emilia fino al Castello di Bianello, un percorso medio-facile che ti permette di ammirare tutte le bellezze dell’Appennino Reggiano.


Ecco quindi il nostro itinerario completo con tutte le tappe e i consigli su cosa vedere lungo la via Matildica, dove mangiare e dove alloggiare.









La via Matildica del Volto Santo: partenza, tappe e arrivo


Camminando lungo la via Matildica del Volto Santo

La via Matildica del Volto Santo è un cammino di 11 tappe che parte dalla città di Mantova e arriva fino a Lucca, attraversando la Lombardia, l’Emilia-Romagna e la Toscana.


Il percorso è lungo 285 km e ti permetterà di esplorare i territori legati alla storia di Matilde di Canossa, una delle figure storiche femminili più importanti del Medioevo che ha fatto da mediatrice tra il papa e l’imperatore.


Oltre a percorrere il cammino completo, potresti scegliere di seguirne solo una parte, come:


- la Via del Preziosissimo Sangue ( 3 tappe) : da Mantova a Reggio Emilia, chiamata così per via del sangue di Cristo conservato nella teca della Basilica di Sant’Andrea;


- il Cammino di San Pellegrino ( 5 tappe ): da Reggio Emilia a San Pellegrino in Alpe;


- la Via del Volto Santo ( 3 tappe ): da San Pellegrino in Alpe fino a Lucca;


oppure potresti percorrere solo alcune tappe, come abbiamo fatto noi, da Reggio Emilia fino al Castello di Bianello.


Vorresti programmare il tuo cammino lungo la Via Matildica?

Contatta gli organizzatori alla mail cammino@viamatildica.it per avere tutte le info aggiornate sul percorso o consulta il sito https://www.viamatildica.it



Reggio Emilia: cosa vedere in città


Il nostro approccio alla via Matildica non è stato quello classico: abbiamo infatti sfruttato i sentieri di questo cammino per passeggiare tra le terre Matildiche, scoprendone i borghi, i castelli e i meravigliosi panorami.


Se come noi, deciderai di partire ( o passare ) da Reggio Emilia, ti consiglio di dedicare almeno una mezza giornata per visitare il suo centro storico a piedi.

Ecco tutte le tappe da non perdere:


Cosa vedere a Reggio Emilia: Cattedrale e museo diocesano


Cattedrale di Reggio Emilia

La nostra visita della città è partita dalla Cattedrale di Reggio Emilia, caratterizzata da una bellissima statua dorata posta sul balcone del suo torrione centrale.

Gli interni sono davvero sorprendenti e, se vuoi scoprire di più sulle origini del cammino e sulla storia della Cattedrale, puoi visitare il museo diocesano, che custodisce anche una lettera originale firmata da Matilde di Canossa.


Lettera di Matilde di Canossa


Cosa vedere a Reggio Emilia: Chiostri di San Pietro


Chiostri di San Pietro

I Chiostri benedettini di San Pietro sono sicuramente tra le cose più particolari da visitare a Reggio Emilia.

Si tratta di un antico monastero rinascimentale realizzato dall’artista Giulio Romano, che nei secoli ha cambiato più volte destinazione d’uso, da magazzino militare a sede di tribunale, fino a trasformarsi in uno spazio espositivo di rilievo internazionale.



Cosa vedere a Reggio Emilia: la Sala del Tricolore


Sala del Tricolore

Sapevi che a Reggio Emilia è nata la bandiera tricolore italiana?


L’idea è stata concepita il 7 gennaio 1979 proprio nello spazio che oggi viene chiamato Sala del Tricolore, una bellissima stanza ovale con balconate che tanto ricorda un teatro.


La sala, attualmente, viene utilizzata per ospitare il consiglio comunale della città, ma è visitabile dal pubblico, insieme al Museo del Tricolore.

Qui potrai ammirare la prima bandiera italiana, molto simile a quella francese, ma con il verde al posto del blu. Si dice che il colore fu scelto per ricordare le giubbe dei militari italiani, oppure per via dei verdi campi che caratterizzano l’Italia.


Altra curiosità: se alzi lo sguardo, potrai scorgere la medaglia d’oro al valore conquistata dalla città appesa a uno stendardo!



Cosa vedere a Reggio Emilia: Piazza Martiri del 7 luglio 1960 e Curiosa Meravigliosa


Fontana di Piazza Martiri del 7 luglio 1960

Nella tua visita a Reggio Emilia non può mancare una tappa in Piazza Martiri del 7 luglio 1960, per ammirare il Teatro Valli e i giochi d’acqua della sua grande fontana ( di sera è totalmente illuminata!).


A pochi passi inoltre, proprio sulla facciata dei Musei Civici, puoi scorgere la particolare opera Curiosa Meravigliosa, un gigantesco pavone realizzato dall’artista Joan Fontcuberta.


Opera Curiosa Meravigliosa

La sua particolarità?

Se ti avvicini ti renderai conto che è stata realizzata con oltre 12mila fotografie, tutte inviate dai cittadini di Reggio Emilia!




Cosa vedere a Reggio Emilia e dintorni: visita alla Latteria la Campola


Latteria La Campola

Visitare un caseificio dove viene prodotto il Parmigiano Reggiano è un’altra attività da fare assolutamente a Reggio Emilia e dintorni.


Noi siamo state alla Latteria La Campola, a Vezzano sul Crostolo, per un’interessante visita guidata alla scoperta dei processi di produzione di uno dei formaggi più famosi del mondo.


Parmigiano Reggiano alla Latteria La Campola

Durante il tour abbiamo assistito all’estrazione e alla divisione della forma e il casaro ci ha illustrato tutte le fasi successive: dalla stanza della salatura a quella della stagionatura. In quest’ultima hai la possibilità di passeggiare tra lunghissimi corridoi di forme di Parmigiano Reggiano. Per gli amanti del formaggio, è il paradiso!



Via Matildica: da Reggio Emilia a Villa d’Este


Via Matildica del Volto Santo

Vasca dei Corbelli

Se vuoi far partire il tuo cammino sulla Via Matildica dal centro di Reggio Emilia, ti consiglio di seguire Viale Umberto I e, una volta superato il Ponte di San Pellegrino, ti ritroverai nel Parco del Crostolo ( o Parco delle Caprette ).


Da qui parte una bellissima passeggiata, quasi tutta in piano, che arriva fino alla Vasca dei Corbelli e alla Villa d’Este, proprio al centro del laghetto. Qui troverai anche un ristoro e diverse panchine, da cui ammirare il tramonto e i cigni che scivolano a pelo d’acqua.


Il percorso dura circa 2 ore e mezza ( sola andata ).




Via Matildica: da Casola di Canossa al Castello di Canossa


Via Matildica del Volto Santo

Per la nostra seconda tappa della via Matildica del Volto Santo siamo partiti dal piccolissimo borgo di Casola di Canossa.


Da qui abbiamo seguito le indicazioni per Canossa, camminando lungo un percorso in collina che ci ha regalato tantissimi scorci panoramici sul castello di Matilde e sull’Appennino Reggiano.


Anche in questo caso abbiamo camminato per 2 ore e mezza, ma il trekking è un po’ più impegnativo rispetto a quello del primo giorno, proprio per via delle continue salite e discese.




Cosa vedere a Canossa: Visita al Castello di Canossa e You Are Matilde


Tra i luoghi più affascinanti da visitare nei dintorni di Reggio Emilia c’è sicuramente il Castello di Canossa, circondato da bellissimi calanchi e ricco di storia.


Castello di Canossa

Fu proprio qui infatti che, secondo la leggenda, l’imperatore Enrico IV rimase inginocchiato tre giorni sulla neve a piedi nudi per chiedere a Papa Gregorio la revoca della sua scomunica ( da qui il detto ‘Andare a Canossa’ ).


Del castello originario oggi non rimane molto ma, oltre a fare una visita guidata tra il museo e i ruderi, si può partecipare al tour virtuale You Are Matilde.

Esperienza You Are Matilde al Castello di Canossa

Grazie a quest’attività immersiva infatti abbiamo potuto vedere con i nostri occhi la ricostruzione del castello medievale, ascoltare la voce di Matilde e partecipare ad alcuni avvenimenti storici (molto realistici), ritrovandoci in mezzo a battaglie o sotto a una nevicata.



Il tour You Are Matilde prevede l’utilizzo di un visore virtuale e delle cuffie e ha un costo di 25 euro che include anche ingresso al Castello e visita guidata.


Per maggiori info: www.castellocanossa.it




Cosa vedere a Canossa: Castello di Rossena e Torre di Rossenella


Se ti trovi a Canossa, ti consiglio di visitare anche i vicini Castello di Rossena e Torre di Rossenella.

Questi due edifici costituivano un vero e proprio triangolo difensivo, insieme al Castello di Canossa, ed entrambi possono essere visitati all’interno.

Torre di Rossenella

Il Castello di Rossena risale al 960 e venne costruito dal bisnonno di Matilde di Canossa. Il maniero è ancora perfettamente conservato, ma purtroppo siamo riusciti a visitare solo la parte esterna, con il giardino che si affaccia sulla splendida Torre di Rossenella.


Quest’ultima si può raggiungere con un suggestivo sentiero in salita e offre una bellissima vista su tutta la valle circostante.

Il piano terra era un tempo adibito a magazzino, mentre nei piani superiori c’erano gli alloggi di chi difendeva la postazione.


Anche se oggi possiamo accedere tramite un varco al piano terra però, un tempo si trattava di un edificio inespugnabile e i soldati utilizzavano scale a pioli che venivano poi retratte.




Sentiero dei Ducati: trekking da Canossa a Quattro Castella


Per la nostra terza giornata di cammino abbiamo deciso di percorrere uno dei tratti più particolari del Sentiero dei Ducati, che permette di fare un trekking da castello a castello.


Camminando lungo il Sentiero dei Ducati

Partendo dal Castello di Canossa, ti basterà seguire le indicazioni per Riverzana e, dopo un breve percorso asfaltato, ti immergerai negli splendidi paesaggi delle colline reggiane.



Il percorso dura circa 4 ore e mezza e attraversa boschi e piccoli borghetti, fino ad arrivare a Quattro Castella, particolare borgo caratterizzato da quattro colli, ognuno sormontato da un castello ( o ciò che ne rimane ), il tutto abbracciato dai calanchi.


Vista su Quattro Castella

Il Castello di Bianello è esattamente il terzo, quindi per raggiungerlo dovrai affrontare parecchi sali e scendi per i primi due colli, ma sarai sempre ripagato dai panorami.


Castello di Bianello


Cosa vedere sul Sentiero dei Ducati: Visita al Castello di Bianello e acetaia


Se ti trovi vicino a Reggio Emilia, non puoi perderti una visita al Castello di Bianello.

Castello di Bianello

Anche questo edificio è legato alla figura di Matilde di Canossa, visto che era proprietà della madre Beatrice di Lorena nel 1044.

I suoi interni però sono decisamente più moderni, in quanto negli anni ha cambiato tantissimi proprietari ed è stato abitato fino al Novecento da Carlo Bacigalupo, imprenditore genovese che visse qui insieme alla sua amante.



Le stanze, come potete immaginare, sono davvero numerose e durante la nostra visita abbiamo potuto ammirare diverse camere da letto, le cucine, sontuosi salotti, ma anche una sala da biliardo e tante ‘modernità’, come uno dei primi telefoni ( il suo numero era il 27!), i materassi a molla ( un vero lusso per l’epoca ) e la ‘comoda’, un wc nascosto in quello che oggi chiamiamo comodino!


Castello di Bianello

Inoltre, se credi alle storie di fantasmi, qui ne è stato avvistato uno!

La leggenda infatti parla del fantasma della ‘signora’ , una figura benevola che sembra aggirarsi per il castello e a cui si è soliti chiedere il permesso prima di entrare.

Gli avvistamenti negli ultimi anni sono stati diversi e sembra che una turista sia addirittura riuscita a fotografarla.


Ami l’aceto balsamico?

Oltre al castello puoi prenotare anche una visita guidata alla Torre di Bianello, che ospita un’antica acetaia gestita dalla Confraternita dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia.


Durante il nostro tour abbiamo potuto scoprire tutto sulla produzione di aceto balsamico e fare una piccola degustazione.


Per maggiori info: www.bianello.it



Cosa fare sul Sentiero dei Ducati: Lambrusco Experience alla Tenuta Venturini Baldini


Esperienza imperdibile per gli amanti del vino è la Lambrusco Experience presso la Tenuta Venturini Baldini, a circa 15 km da Reggio Emilia.

Lambrusco Experience alla Tenuta Venturini Baldini

In questa tenuta infatti si trovano la Cantina Venturini Baldini e l’Acetaia di Canossa, dove è possibile fare visite guidate con degustazione di vino e aceto balsamico tradizionale di Reggio DOP.


Cantina Venturini Baldini

La nostra esperienza è iniziata con un tour della tenuta, dai solai dell’Acetaia di Canossa, tra le più antiche dell’Emilia, dove si può passeggiare tra centinaia di botti, fino al caveau dove vengono custoditi i vini più pregiati.


Acetaia di Canossa

Infine, si passa al momento della degustazione, in cui si alterna l’assaggio di vini come Spergola e Lambrusco a quello dell’aceto balsamico tradizionale, nelle versioni aragosta, argento e oro ( quest’ultima è la più pregiata e prevede una fermentazione di 25 anni!).




Dove mangiare a Reggio Emilia e dintorni


Reggio Emilia è una delle destinazioni migliori per il buon cibo. Qui infatti, siamo nel cuore della Food Valley, dove regnano il Parmigiano Reggiano, i tortelli, il Lambrusco e l’erbazzone.

Ecco i ristoranti che abbiamo provato:


FOOD IN CHIOSTRI (Reggio Emilia) – ideale per una pausa pranzo o cena informale nel cuore dei Chiostri di San Pietro. Qui abbiamo assaggiato erbazzone, Parmigiano Reggiano e tante altre specialità.


FATTORIE CANOSSA BISTROT (Reggio Emilia) – locale affacciato sulla romantica Piazza Fontanesi. Qui abbiamo mangiato un buonissimo tortino agli asparagi su crema di Parmigiano e tagliatelle funghi porcini e prosciutto, accompagnati da un’ottima Spergola!



ANDARE A CANOSSA ( Canossa ) – ristorantino a pochi passi dal Castello di Canossa, con vista spettacolare sui calanchi. Qui troverete alcuni piatti della casa, ma tutti buonissimi.



RISTORANTE BOTTEGA STORICA (Cortogno) – piatti e sapori della tradizione, dai tortelli ai cappelletti in brodo, fino all’erbazzone.



RISTORANTE TAGLIARE’ IN LIMONAIA – locale elegante e raffinato, ideale per una cena gourmet in compagnia di amici o della dolce metà. Da provare il risotto con nocciole delle Langhe, Parmigiano Reggiano invecchiato 60 mesi e gelatina di Aceto Balsamico di Reggio Emilia e il dessert Solo Limone



Dove dormire a Reggio Emilia e dintorni

Tra la città di Reggio Emilia e le Terre Matildiche ci sono tantissime soluzioni di alloggio, dagli hotel ai borghi diffusi, fino ai classici b&b. Noi, per questo viaggio, abbiamo voluto coccolarci, scegliendo hotel e relais davvero particolari:


MERCURE HOTEL ASTORIA ( Reggio Emilia ) – posizione centrale, stanze spaziose e ricca colazione


RELAIS BORGO VERCALLO ( Vercallo ) – albergo diffuso nel borgo rurale di Vercallo. Qui abbiamo alloggiato in una bellissima villa con piscina, con stanze curate in ogni dettaglio e dotate di tutti i comfort.




RONCOLO 1888 - TENUTA VENTURINI BALDINI ( Quattro Castella ) – Relais ricavato all’interno di una bellissima Villa storica risalente al 1500. Tutte le suite sono spaziose e dotate di ogni servizio.

Vuoi vivere a 360 gradi la tua esperienza di degustazione? A colazione ordina un’omelette con gocce d’aceto balsamico di Reggio Emilia.


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L’Eductour lungo la via Matildica del Volto Santo a cui ho partecipato è parte di un Progetto coofinanziato da Destinazione Turistica Emilia (PTPL 2022) e da 12 Enti e Associazioni del Territorio, di cui il Comune di Reggio Emilia è capofila.

Per maggiori informazioni sull’organizzazione di tutte le tappe di questo tour potete rivolgervi al tour operator “ITINERE”.




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